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Sud Est e Milford Sound

Il Sud Est dell’isola del Sud non mi ha entusiasmato più di tanto, non ho trovato molte cose di particolare rilievo.

Quindi vi riepilogo molto brevemente solo i luoghi che meritano di nota.


Oamaru, è una piccola cittadina sulla costa, che tutto sommato è molto carina perché sembra un po’ più vecchia e vissuta di altri posti.

Ma giusto da passarci un paio d’ore e prendere un caffè se ve lo potete permettere.



Scendendo lungo la costa, un’altra città che merita uno stop è Dunedin.

Il centro è “molto” caratteristico rispetto alla media. Sembra una città inglese.

Da vedere la stazione dei treni, e un’altra famosa attrazione è la strada più ripida al mondo chiamata Baldwin St.



Ma la parte più interessante da vedere è nelle vicinanze di Dunedin, e andare alla Tunnel Beach Walkway.

Un sentiero abbastanza ripido percorre verdi colline e scende verso la scogliera da dove appunto si incontra un tunnel scavato nella roccia che permette di accedere alla spiaggia sottostante, altrimenti non raggiungibile. Saranno 20-30 metri di scalini bui che scendono in mezzo alla roccia.



Come arrivo alla fine del tunnel delle ragazze mi fanno dei segni come per spostarmi che dovevano fare una foto a qualcosa, mi giro e boom! Un pinguino!! Per la precisione il pinguino dagli occhi gialli, considerato a rischio estinzione e di conseguenza anche la razza di pinguino più rara al mondo. Se ne contano solo più 5.000 esemplari. Insomma, una bella botta di culo!

Non male!


Pinguino


Continuo lungo la costa e davvero non mi dilungo a dirvi che non ho trovato nulla degno di nota, e che con il senno di poi avrei evitato di spararmi centinaia di chilometri.

Quindi andiamo direttamente ad un’altra delle major attraction della Nuova Zelanda: Milford Sound.

Un posto remoto da raggiungere, dove potete anche spegnere il telefono una volta passato il turistico villaggio di Te Anau, perché tanto non avrete un briciolo di segnale.

Anche qui aspettative a mille, passo la notte in uno degli unici campeggi consentiti a pagamento gestiti direttamente dal DOC (Department Of Conservation). Super affollato, ma non c’era scelta.

La sera mangio con un bel tramonto circondato dalle montagne, e il mattino dopo, completamente nuvoloso, pioviginoso e nebbioso. Devo ammettere però che metteva una magia suggestiva percorrere la strada in quelle condizioni.



Arrivo alla partenza di uno dei tanti traghetti che fanno i giri turistici del Milford Sound, che non è nient’altro che un fiordo.

Prendo il più economico con la compagnia Juice, quella che affitta anche le macchine, che è consigliabile prenotare con anticipo in quanto i biglietti economici vanno via come il pane.

Il traghetto salpa e ci si inoltra nel fiordo, con cascate e queste pareti a strapiombo spettacolari.



Incrociamo qualche gruppo di foche strada facendo, ma sfortunatamente neanche un dannato delfino che pare abbia visto chiunque abbia fatto il Milford Sound in traghetto. Tutti tranne io. E vabbè!

La crociera dura circa due ore, e viene offerta anche la colazione.

Il tempo pian piano migliora ed esce anche il sole.


Finita la crociera faccio marcia indietro con la macchina e mi fermo ancora a visitare The Chasm, un breve sentiero che ti porta su un ponte sotto il quale passa un torrente incazzato che con il passare degli anni ha levigato le rocce in modo molto sinuoso.


Per pranzo mi dirigo nella Gertrude Valley Track, ma faccio solo mezzora di camminata, giusto per trovare un bel roccione dove arrampicarmici e fare pranzo. Non ero molto in vena di camminate lunghe.



Continuo in macchina ancora un pezzo e decido di fare il Key Summit Track, una passeggiata abbastanza tranquilla di circa due ore andata e ritorno. Arrivati in cima si ha una bella vista sulle montagne circostanti.

Nonostante la stanchezza decido di guidare ancora qualche ora per tornare ad un campeggio gratuito con servizi a Lumsden.


Vista dal Key Summit Track


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