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Wellington, la vivace capitale della Nuova Zelanda

Finalmente la Nuova Zelanda sembra essersi resa conto che l’estate è iniziata da almeno due mesi, e il sole caldo splende alto in cielo.


Arrivo a Wellington al mattino e parcheggio Mitzi leggermente fuori dal centro per non pagare.

Curioso di esplorare quella che molti definiscono la più bella città della Nuova Zelanda, nonché anche la sua capitale, zaino in spalla, munito di fotocamera, comincio il mio giro turistico.


Dopo circa 20 minuti inizio a percorrere Cuba Street, una via pedonale (allora esistono anche qui!) con ai lati palazzi vecchi e colorati pieni di fascino. Accendo la fotocamera e mi rendo subito conto di aver fatto una cazzata! Ho dimenticato la SD card nel computer in macchina! E vabbè, si va di foto e video con il telefono! :)

Questa strada è piena di bar, ristoranti e locali. Ogni tanto spunta qualche negozio. Sicuramente dev’essere centro della movida notturna.


Un po’ ovunque sulle pareti ci sono murales colorati, alcuni anche molto belli. Compaiono teatri e palazzi di un’altra epoca intorno. Mi piace!


Mi avvicino al porto, è domenica mattina, e c’è un mercato di frutta e verdura colmo di gente che fa la spesa a prezzi molto convenienti. Non resisto e compro anche io 3 avocadi per 1$ cadauno. In media costano 3-4$ l’uno al supermercato!


Lungo il porto si estende una camminata dove ci sono banchetti di cibo da qualsiasi parte del mondo che emanano profumi deliziosi. Continuo a passeggiare fino ad arrivare al Te Papa Museum, il museo della Nuova Zelanda ad ingresso libero, che è una tappa obbligatoria.


Porto di Wellington

Il museo è immenso e si estende su 5 piani. Le sezioni che mi sono piaciute di più sono state quelle dove spiegano le attività vulcaniche e i terremoti con tanto di una casa dove simulano una scossa di terremoto. La sezione sulla fauna e la vegetazione e come è cambiata la Nuova Zealanda da quando il maledetto essere umano ha messo piede in queste terre, soprattutto con l’arrivo degli Europei che hanno attuato una massiccia deforestazione per poter sfruttare il territorio con prati da pascolo. Guardate questa immagine qui sotto tanto per farvi un’idea.


Te Papa Museum

Anche la sezione sulla cultura maori era molto interessante ma era vietato scattare foto. Quindi niente foto!


Finita la visita al museo, mi dirigo verso il CBD (Central Business District) attraversando Lambton Quay dove ci sono palazzoni di uffici, alcuni orrendi, alcuni vecchi e più interessanti. Alla base ci sono tutti i negozi e marchi di abbigliamento e altre categorie. Al termine della strada c’è una piazza con una serie di palazzi fra i quali il parlamento.


A circa metà di Lambton Quay c’è la stazione della Wellington Cable Car, che risale ai primi anni del ‘900. Il biglietto di andata e ritorno costa 7$ e in meno di 5 minuti si raggiunge la collina soprastante che si affaccia su Wellington e sulla quale si trova il museo della cable car, un bar e il giardino botanico.


Wellington Cable Car

Dall’alto scorgo anche una spiaggia piena di gente, così scendo dalla collina e mi ci dirigo! Una spiaggia di sabbia fine impacchettata di persone giusto alla base di un’altra collina puntellata di ville lussuose.


E’ ora di tornare a recuperare Mitzi e dirigermi 20 km a nord per passare la notte nell’unico campeggio economico dell’area messo a disposizione dal comune per soli 6$ con toilette pulite e acqua potabile.


Conclusioni

Finalmente una città carina, con un’anima, un centro con una via pedonale con un po’ di storia, piena di vita e street art. La definirei a misura d’uomo con molto verde circostante, una spiaggia, un porto e una movida molto attiva!


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